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Indicazioni per la corretta manutenzione degli apparecchi di sollevamento

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Per poter garantire nel tempo l’efficienza e la sicurezza degli apparecchi di sollevamento è necessario prevedere interventi di manutenzione adeguati. Nell’articolo si tratteranno in modo particolare strutture portanti, sistemi di traslazione, argani, funi e catene, nonché le verifiche periodiche e la sicurezza nelle operazioni di manutenzione.
La manutenzione degli apparecchi di sollevamento è sempre necessaria per assicurare l’efficienza del mezzo, e soprattutto per garantirne la sicurezza durante l’uso.
Molto importante risulta, inoltre, la registrazione degli interventi di manutenzione, in modo da poter ricostruire la vita dell’apparecchio, e in base ai gusti più frequenti, attuare tutte le misure migliorative in grado di diminuire i tempi di fermo e, soprattutto, di mantenere elevati standard di sicurezza.

Partendo dalla pubblicazione INAIL “Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali. Manuale sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali pericolosi”, presentiamo una panoramica su aspetti da verificare e possibili interventi manutentivi in relazione agli apparecchi di sollevamento fissi (paranchi, gru a bandiera, gru su monorotaia, gru a ponte, gru a torre, argani a cavalletto).

Uno degli elementi da sottoporre a manutenzione è la Struttura portante dell’apparecchio.
La prima verifica da effettuare è l’assenza di ruggine che diminuisce la resistenza dei materiali, delle giunzioni (saldature, bulloni, chiodature) e, conseguentemente, la vita operativa della struttura e, soprattutto, la sua sicurezza. In questo caso la manutenzione deve essere fatta “in tempi non tardivi, con modalità idonee e compatibili con il binomio materiale/ambiente e, nello stesso tempo, attuata con investimenti commisurati al valore dell’opera”.
Inoltre, le “modalità di ripristino della funzione protettiva di un rivestimento dipendono dal tipo e dalle condizioni del vecchio rivestimento, oltre che dalla possibilità che la struttura possa eventualmente essere smontata e poi rimontata. È comunque buona norma attenersi alle indicazioni contenute nel manuale di uso e manutenzione o, se non presenti, contattare il costruttore”.

Un altro elemento da sottoporre a manutenzione è il Sistema di traslazione.
È necessario verificare periodicamente la funzionalità dei microinterruttori di fine corsa traslazione della gru e di fine corsa traslazione del carrello.
Inoltre vanno “lubrificate le parti in movimento con periodicità e utilizzando i prodotti indicati dal costruttore.
Le ruote vanno sostituite quando presentano un eccessivo grado di usura, soprattutto del labbro antideragliamento; in quest’occasione, è buona norma verificare lo stato dell’albero e dei supporti, per verificare la presenza di eventuali usure anomale, deformazioni o cricche”.

La manutenzione deve riguardare anche gli Argani.
Particolare attenzione va prestata ai seguenti componenti:
- fine corsa salita
- fine corsa discesa, dei quali è sufficiente testare il corretto funzionamento a macchina scarica e in condizioni operative;
- limitatore di carico e limitatore di momento (se presenti);
- tamburo di avvolgimento delle funi, del quale occorre controllare la sede di avvolgimento delle funi e il funzionamento del sistema di guida;
- funi.

Il documento si sofferma ampiamente sulle funi e le catene metalliche, in quanto oggetto di precise disposizioni di legge. Infatti, funi e catene di apparecchi di sollevamento vanno verificate almeno ogni tre mesi e l’esito della verifica deve essere obbligatoriamente registrato, così come deve essere annotata la loro eventuale sostituzione. Questo perché il loro degrado avviene normalmente per cause meccaniche, a causa dei carichi normalmente applicati (statici e dinamici), della flessione e dell’usura cui sono sottoposte durante l’avvolgimento attorno al tamburo e alle pulegge di rinvio. Un’attenta verifica trimestrale, oltre che l’ispezione visiva da parte degli operatori eseguita quotidianamente, permette di tenere sotto controllo l’usura e programmare la sostituzione delle funi per tempo.

Oltre alla regolare manutenzione, “gli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg” devono essere verificati, all’atto della messa in esercizio e annualmente, per verificare il mantenimento dei livelli di sicurezza.
Durante tali verifiche, “oltre agli aspetti documentali, vengono eseguite una serie di prove in campo che riguardano soprattutto:
- fine corsa traslazione della gru;
- fine corsa traslazione del carrello;
- fine corsa salita;
- fine corsa discesa;
- limitatore di carico (se presente);
- limitatore di momento (se presente);
- tamburo di avvolgimento delle funi;
- funi;
- sistemi di segnalazione e segnaletica;
- sistemi di comando.

Inoltre gli apparecchi di sollevamento vengono “sottoposti a prove di carico, durante le quali viene applicato un carico pari al carico massimo di lavoro maggiorato del:
- 20% per le gru a torre;
- 10% per gru a ponte, a cavalletto, ecc”.
E nelle gru a ponte o a cavalletto, viene inoltre verificato il mantenimento delle caratteristiche meccaniche della gru, verificando che la flessione che subisce la struttura portante rispetto alla posizione di riposo, quando viene applicato un carico, resti entro la tolleranza prevista (freccia di deformazione elastica)”.

In conclusione ricordiamo alcune regole da mettere in atto per garantire la sicurezza durante le operazioni di manutenzione.
Per prima cosa, è buona norma “vietare l’accesso alla parte sottostante gli apparecchi di sollevamento durante le attività di manutenzione, in quanto interessate da un’eventuale caduta di oggetti dalle parti soprastanti. Prima di intraprendere qualsiasi attività di manutenzione, è necessario mettere in sicurezza la gru e tutte le apparecchiature a essa interconnesse”.
Inoltre se occorre accedere alle “parti sopraelevate degli apparecchi (es. manutenzione degli argani), e non vi sono opere provvisionali fisse che consentano di accedere in sicurezza è necessario utilizzare, in aggiunta ai DPI normalmente utilizzati, specifici DPI anticaduta (imbracatura + ammortizzatori di caduta) e prevedere idonei punti di vincolo mobili o fissi alle strutture della gru”.
Al termine degli interventi di manutenzione devono poi “essere verificate tutte le funzioni di sicurezza dell’apparecchio e devono essere rimossi attrezzi e materiali di risulta che, a causa del movimento e delle vibrazioni, potrebbero cadere”.
 
Referente: Ing. Grazia Di Ciaula
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