Per poter accedere all’incentivo, infatti, le aziende devono avere almeno 15 unità lavorative, dunque, nel caso in cui ne abbiano di meno, assumere lavoratori ed applicare, come prevede la legge, le tutele dell’articolo 18.
Ad oggi esiste il regolamento regionale, ma l’avviso sarà pubblicato con ogni probabilità già nel corso di questo mese. Avrà un budget totale di 37.448.032 euro, di cui 50% a carico del FESR (Fondo europeo di Sviluppo regionale), il 35% coperto da fondi statali e il 15% sostenuto dalla Regione Puglia.
ECCO LE NOVITA'
A) Lo strumento del PIA (Programmi integrati di agevolazione) viene esteso alle piccole imprese. Questa possibilità era già prevista da un regolamento precedente (il n. 4 del 24 marzo 2011), ma con le nuove norme si cambiano completamente le regole del gioco.All’incentivo potranno accedere molte più imprese perché il fatturato medio degli ultimi tre esercizi viene abbassato da 3 milioni a 2,5 mentre le unità lavorative dell’azienda passano dalle 20 richieste prima alle 15 di oggi.
B) Il regolamento con le nuove modifiche trasforma il bando in uno strumento a sportello, dunque sempre attivo, finché ci sono le risorse.
Il PIA infatti è un programma industriale che integra investimenti in “attivi materiali”, (opere murarie, acquisto di suolo, macchinari, impianti e attrezzature), con progetti di ricerca e innovazione.
C) L’investimento dell’azienda deve essere compreso tra 1 milione e 10 milioni di euro.
Le imprese potranno così realizzare nuove unità produttive, ampliare quelle esistenti, diversificare la produzione, cambiare i processi produttivi, investire in ricerca industriale e sviluppo sperimentale, acquisire servizi di consulenza, partecipare alle fiere, disporre di personale altamente qualificato, acquisire servizi per l’innovazione.
IL PIA PICCOLE IMPRESE
L’avviso uscirà presumibilmente nel corso del mese di marzo e potranno partecipare le piccole imprese del settore manifatturiero, della logistica, dell’editoria, delle produzioni culturali, delle telecomunicazioni, dell’informatica, della ricerca e sviluppo, che abbiano queste condizioni:
-aver già approvato tre bilanci di esercizio,
-aver assunto nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda un numero di unità lavorative almeno pari a 15,
-aver registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 2,5 milioni di euro.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi in conto impianti.
L’intensità dell’aiuto è del 35% dei costi ammissibili per l’acquisto del suolo aziendale e per le opere murarie; sale al 50% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, di programmi informatici, di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.
Per gli investimenti in ricerca industriale l’agevolazione è del 70% e per i progetti di sviluppo sperimentale del 45%.
Inoltre l’incentivo come specificato è a sportello, quindi non ha data di scadenza.
Lo strumento PIA che fino ad oggi è stato riservato solo alle medie imprese ha determinato investimenti per progetti definitivi pari a 272,3 milioni, di cui 101,8 le agevolazioni previste.
Gli occupati (tra vecchie e nuove assunzioni) relativi ai soli progetti definitivi ammessi è di 2.620 unità.
A questo punto non ci resta che aspettare la pubblicazione dell’avviso.
Elaborato da: Dott.ssa Antonella Sibio - Auxo srl
Fonte: Press Regione - Crescita piccole imprese. Vendola: "Art.18? In Puglia facciamo così..." - 21 febbraio 2012
Referente: Ing. Gioacchino Vendola
e-mail: g.vendola@auxosrl.it