L'adozione di sistemi di gestione conformi a standard internazionali può essere un'importante opportunità di miglioramento
Guidiamo le aziende nella realizzazione degli adempimenti di legge in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
Supportiamo le PMI nelle proprie aree di business, attraverso interventi di carattere strategico-progettuale ed operativo-gestionale
Il team Auxo ha esperienza pluriennale nelle aree: controllo di gestione, pianificazione finanziaria, programmazione e controllo della produzione, sistemi di gestione aziendale
Auxo Consulenza fa precedere qualsiasi attività da una valutazione dei bisogni aziendali
Con l'azienda per centrare l'obiettivo!
        Dal 20 giugno al 31 ottobre 2014, fino a esaurimento delle risorse, le PMI aderenti a Fondimpresa di dimensioni minori potranno presentare richiesta di piani formativi aziendali o interaziendali rivolti ai lavoratori per l'Avviso 3/2014....

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Finanza e controllo

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FAQ04 - A cosa servono i Fondi Paritetici Interprofessionali?

I Fondi Paritetici Interprofessionali, nascono allo scopo di promuovere e finanziare la qualificazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori per sostenere l'incremento occupazionale e incoraggiare la competitività delle imprese, attraverso il finanziamento di piani formativi, concordati tra le parti sociali.
Infatti, la legge 23 dicembre 2000, consente alle imprese aderenti a uno dei fondi paritetici, di destinare la quota dello 0,30% del contributo obbligatorio per l'assicurazione contro la disoccupazione involontaria, da sempre versato all'INPS, alla formazione dei propri dipendenti.
Con le modifiche introdotte dall'articolo 48 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289, i Fondi interprofessionali potranno finanziare anche piani formativi individuali, nonché ulteriori attività propedeutiche connesse alle iniziative formative.

FAQ03 - Che cosa sono i Fondi Paritetici interprofessionali?

I Fondi Paritetici Interprofessionali sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
L’esercizio dell’attività dei Fondi viene preventivamente autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è soggetta alla sua vigilanza

FAQ01 - budget per aziende che producono su commesse non ripetitive

Ha posto una questione spinosa. Molti suoi colleghi asseriscono che la propria azienda è unica e che è impossibile prevedere quanto fatturerà in un anno: prodotti diversi, andamento del mercato altalenante, personalizzazione dell'offerta, ecc. sono variabili impossibili da governare. La mancanza di controllo diretto su variabili esterne fa ritenere che ogni previsione non sarà mai attendibile.

FAQ02 - Banche, rating e Basilea 2

In banca sostengono che il rating della mia azienda è doppia C. Mi devo preoccupare? Qual è il valore più alto? Si può migliorare il rating?



Organizzazione e processi



Sistemi di gestione

FAQ05 - Quali sono i vantaggi aziendali derivanti dall’adozione di un Sistema di gestione per la sicurezza conforme alla norma BS OHSAS 18001:2007?

L’adozione di un SGSL comporta una serie di vantaggi, tra cui:

- l’innalzamento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro;
- l’aumento dell’efficienza e dell’efficacia dei cicli produttivi;
- creazione di una immagine “responsabile” interna ed esterna dell’organizzazione
- l’aumento di competitività sul mercato;
- diminuzione dei problemi durante i controlli delle autorità di vigilanza;
- la riduzione dei costi della non sicurezza.


Questi ultimi si distinguono in:

1) indiretti, ossia derivanti da incidenti, infortuni e malattie professionali;
2) diretti, costituiti dai premi assicurativi INAIL: la diminuzione del rischio può comportare l’applicazione di una tariffa più bassa, la qual cosa, combinata al meccanismo bonus-malus, può consentire uno sconto complessivo del 35-40%.

FAQ04 - Che cos’è la registrazione EMAS e come si ottiene?

La registrazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) è una attestazione, riconosciuta a livello europeo, dell’eccellenza nel gestire al meglio le interazioni con l’ambiente e un riconoscimento dell’impegno al miglioramento continuo. Condizione necessaria per avviare l’iter di registrazione EMAS è avere un sistema di gestione per l’ambiente conforme alla norma UNI EN ISO 14001 ed aver redatto la Dichiarazione ambientale. Un verificatore indipendente la esamina e la convalida attestando la veridicità dei suoi contenuti. L’azienda invia la Dichiarazione convalidata al comitato EMAS che la esamina e provvede alla sua registrazione.

FAQ03 - Che cos’è la Dichiarazione ambientale?

La Dichiarazione ambientale è un documento pubblico con cui una azienda descrive la propria attività con particolare riferimento alle interazioni con l’ambiente, comunica, utilizzando indicatori quantitativi, le proprie prestazioni ed illustra i propri piani di miglioramento. Il riferimento base per predisporre la Dichiarazione ambientale è il Regolamento CE 761/01, noto come Regolamento EMAS. La Dichiarazione ambientale deve essere aggiornata annualmente e gli aggiornamenti devono essere convalidati da un verificatore indipendente.

FAQ02 - Che cosa comporta l’adozione di un Sistema di gestione per l’ambiente?

L’azienda che intende sviluppare un sistema di gestione ambientale deve innanzitutto effettuare una auto valutazione della situazione in relazione alle tematiche ambientali (analisi ambientale iniziale) e individuare gli aspetti maggiormente critici. Seguono poi due verifiche da parte di auditor: la prima orientata principalmente alla conformità legislativa e la seconda all’efficacia del sistema di gestione come reale strumento di miglioramento.

FAQ01 - A che cosa serve il Sistema di gestione per l’ambiente e a quale norma fa riferimento?

L’applicazione di un sistema di gestione per l’ambiente consente ad un’azienda di individuare, tenere sotto controllo e migliorare le proprie interazioni con l’ambiente, riducendone gli impatti.
La norma di riferimento è la UNI EN ISO 14001, riconosciuta a livello internazionale. Essa descrive il circolo virtuoso da attuare affinché il miglioramento delle prestazioni ambientali sia concreto e percepito da tutte le parti interessate, riducendo in questo modo la probabilità di incorrere in sanzioni da parte degli organismi di controllo e migliorando i rapporti con i clienti e con le comunità locali che vivono nei pressi del sito/impianto certificato.



Sicurezza lavoro

FAQ13 - L’autocertificazione valutazione rischi è ancora valida?

La legge n. 228 del 24/12/2012 stabilisce che l’autocertificazione della valutazione dei rischi è valida solo per imprese con meno di 10 lavoratori occupati fino alla data del 30/06/2013.
Dal 1° Luglio 2013 tutte le aziende, indipendentemente dal numero di lavoratori occupati, devono essere in possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

FAQ12 - Quali sono i corsi obbligatori, previsti dal Testo Unico (D.Lgs. 81/08)

CORSI PER TITOLARI (per responsabile aziendale della sicurezza) di azienda (RSPP) Destinatari: i titolari (un solo titolare se si tratta di società) che abbiano alle loro dipendenze operai, impiegati, lavoratori a domicilio, altre figure professionali (a progetto, tele-lavoratori) o che si trovano nella situazione di avere in azienda altri soci lavoratori o collaboratori familiari.
Durata: 16 ore

CORSI di PRIMO SOCCORSO
Destinatari: titolari e/o dipendenti. Il Corso riguarda gli Addetti al Primo Soccorso (può essere il titolare o uno o più dipendenti). Tale figura è obbligatoria in ogni azienda con dipendenti o soggetti equiparati (es. soci lavoratori).
Durata: 12 ore

CORSI AGGIORNAMENTO PRIMO SOCCORSO
Ogni 3 anni

CORSI PER LAVORATORI
Destinatari: operai, impiegati, soci lavoratori, collaboratori familiari (ogni volta che si cambia azienda e mansione o per cambiamenti rilevanti della struttura aziendale - es. nuove attrezzature, nuova sede, ampliamento della sede -) esclusi gli apprendisti.
Durata: 8 ore, in orario di lavoro (di solito, 2 turni pomeridiani di 4 ore ciascuno)

CORSI PER RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL LAVORO (RLS)
Destinatari:rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza del lavoro
Durata: 32 ore, in orario di lavoro

CORSI Antincendio

FAQ11 - Quali informazioni devono essere fornite ai Lavoratori?

Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva un' adeguata informazione in merito a:
a. rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi all' attività dell' impresa in generale;
b. procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro;
c. nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di Primo Soccorso e di Prevenzione incendi;
d. nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente.

Il datore di lavoro provvede inoltre a fornire un' adeguata informazione ai lavoratori:
a. sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia;
b. sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
c. sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.

Il datore di lavoro fornisce le suddette informazioni anche ai lavoratori a domicilio e a coloro che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo di proprietari di fabbricati.
Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.

FAQ10 - Quali sono i compiti del RSPP?

Il RSPP è tenuto a:

a) individuare i fattori di rischio, valutazione i rischi e individuare le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
b) elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive e i sistemi di controllo di tali misure;
c) elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
d) proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
e) partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica;
f) fornire ai lavoratori adeguate informazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

FAQ09 - Quali sono gli obblighi non delegabili del Datore di lavoro?

Il Datore di Lavoro non può delegare le seguenti attività:
a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’art. 28 del D.Lgs. 81/08 (DVR)
Ammenda da 1.000 a 4.000 euro
b) la designazione del RSPP
Arresto da 3 a 6 mesi | Ammenda da 2.500 a 6.400 euro

FAQ08 - Che cos’è la riunione periodica e chi vi deve partecipare?

Nelle aziende e nelle unità produttive che occupano più di 15 lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta all’anno una riunione cui partecipano:
- il datore di lavoro o un suo rappresentante;
- il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
- il medico competente, ove nominato;
- il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all’esame dei partecipanti:

- il documento di valutazione dei rischi;
- l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria;
- i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale;
- i programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute.

Nel corso della riunione possono essere individuati:

- codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e di malattie professionali;
- obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

La riunione ha altresì luogo in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio, compresa la programmazione e l’introduzione di nuove tecnologie che hanno riflessi sulla sicurezza e salute dei lavoratori. In tali ipotesi, nelle unità produttive che occupano fino a 15 lavoratori e’ facoltà del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza chiedere la convocazione di un’apposita riunione.
Della riunione deve essere redatto un verbale che è a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione.

FAQ07 - Cos’è il Documento di Valutazione Rischi e cosa deve contenere?

E’ quel documento in cui vengono individuati e quantificati i rischi connessi con le attività svolte dal personale impiegato, nonché le misure di prevenzione adottate o da adottare al fine di ridurre detti rischi al minimo.
Tale documento, redatto a conclusione della valutazione, deve avere data certa e deve contenere:
a) una relazione sulla valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in cui siano specificati i criteri adottati;
b) l’individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale (DPI), adottati in conseguenza dei rischi identificati. Per ogni situazione di pericolo messa in evidenza , occorre riportare che cosa è stato fatto per far sì che i dipendenti siano soggetti al minor rischio possibile;
c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;
d) l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;
e) l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio;
f) l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.

Il DVR deve essere conservato presso l’unità produttiva, avere data certa ed essere sottoscritto dal datore di lavoro, RSPP, RLS, MC.


E’ un documento dinamico da aggiornare:

- in occasione di modifiche al processo produttivo dell’organizzazione del lavoro significative ai fine della salute e sicurezza dei lavoratori;
- in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione;
- a seguito di infortuni significativi;
- quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenziano la necessità.
 

FAQ06 - Cosa si intende per valutazione dei rischi?

Si intende una valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.

FAQ05 - Quali sono le figure del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)?

Il Datore di lavoro è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
Egli è il responsabile della sicurezza  e della salute, non solo dei suoi subordinati, ma anche di tutte le persone che collaborano a qualsiasi titolo all’attività lavorativa.
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è la persona che, essendo in possesso di attitudini e capacità adeguate, viene designata dal datore di lavoro, a cui risponde per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è una persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
Il Medico competente è un medico, specialista in medicina del lavoro, in possesso dei titoli e requisiti previsti dalla normativa, che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori esposti a rischi nei casi previsti dalla nuova normativa in materia di sicurezza.
Il Lavoratore è una persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
Il Dirigente è una persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa.
Il Preposto è una persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
Gli Addetti antincendi e primo soccorso: Lavoratori designati dal datore di lavoro incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro, in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza.

FAQ04 - Cosa si intende per Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)?


Si intende l’insieme di persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori.
Il SPP è composto dal RSPP più gli Addetti SPP.


FAQ03 - Quali sono le novità introdotte con il D.Lgs. 81/08?

- Estensione del campo a tutti i generi di lavoratori compresi lavoratori a domicilio, co.co.co., interinali, volontari (art. 3)
- Inserite le definizioni per le figure di Dirigente e Preposto (art. 2)
- Nuovi obblighi previsti per il datore di lavoro (art. 18)
- Obblighi e relative sanzioni per il Preposto (artt. 19 e 56)
- Il coordinamento di imprese nei lavori di appalto e altri obblighi per il datore di lavoro dell’impresa committente (art.26)
- Requisiti del SPP e del RSPP (artt. 31 e 32)
- Nuove disposizioni  per l’istituzione della figura RLS (artt. 47 e 52)
- Nuove e più inasprite sanzioni per il datore di lavoro (art. 55)
- Definizione della patologie da sovraccarico biomeccanico, esplicitando chiaramente che sarà intesa come carico di lavoro fisico l’intera postura ergonomica e non più solo la MMC  (art. 167)

FAQ02 - Qual è il campo di applicazione del D.Lgs. 81/08?

Con il D.Lgs. 81/08 le disposizioni in materia di salute e sicurezza si applicano ora a tutti i lavoratori inseriti in ambiente di lavoro, senza alcuna differenza formale, secondo il principio di effettività che prevede la tutela di tutti coloro che operano in azienda a qualsiasi titolo.
Con il recepimento della Raccomandazione n. 2003/134 CE, alcuni aspetti della tutela della salute e sicurezza si applicano anche ai lavoratori autonomi, i quali sono tenuti all’uso dei DPI e di attrezzature di lavoro rispondenti ai requisiti del D.Lgs. 81/08 e la possibilità di sottoporsi a sorveglianza medica e di beneficiare di corsi di formazione (a proprie spese).

FAQ01 - Cos’è il Testo Unico Sicurezza sul lavoro?

Il Testo Unico Sicurezza non è altro che il D.lgs 81/08, ovvero il principale testo normativo di riferimento per quanto riguarda la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha riformato, riunito ed armonizzato, abrogandole, le disposizioni dettate da numerose precedenti normative in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro succedutesi nell'arco di quasi sessant'anni, al fine di adeguare il corpus normativo all'evolversi della tecnica e del sistema di organizzazione del lavoro. Il Testo Unico Sicurezza contiene 306 articoli e 52 allegati.

 
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