Print this page

Le modifiche del Jobs Act al Testo Unico sulla Sicurezza Lavoro

Condividi
Pubblicati in Gazzetta Ufficiale gli ultimi quattro decreti legislativi in attuazione del “Jobs Act”. Modifiche e novità apportate al decreto 81/2008 in vigore dal 25 settembre 2015.
In data 24 settembre 2015 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale gli ultimi quattro decreti legislativi in attuazione del “Jobs Act”, la legge 10 dicembre 2014, n. 183, recante le “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”.
È bene ricordare che, nonostante l’aspetto più noto del Jobs Act sia sempre stato accostato alle tematiche del reintegro, dei licenziamenti, degli ammortizzatori, dei nuovi contratti, della privacy/controllo, in realtà la delega nasceva anche con lo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.
Il 4 settembre 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva anche gli ultimi quattro decreti legislativi in attuazione del Jobs Act contenente, appunto, le deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.

Secondo quanto dichiarato, i decreti approvati in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183 sono quattro:
• il primo decreto riguarda le disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale;
• il secondo decreto riguarda invece le disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e le politiche attive;
• il terzo decreto è relativo alle disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità;
• il quarto decreto riguarda infine le disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.

Riguardo all’attività ispettiva il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante disposizioni per la realizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale. Il decreto legislativo prevede, “al fine di razionalizzare e semplificare l’attività ispettiva, l’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro”.
La principale funzione dell’Ispettorato nazionale, “risiede nel coordinamento, sulla base di direttive emanate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, della vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria. A tal fine, l’Ispettorato definisce tutta la programmazione ispettiva e le specifiche modalità di accertamento e detta le linee di condotta e le direttive di carattere operativo per tutto il personale ispettivo (compreso quello in forza presso INPS e INAIL). In supporto alla programmazione dell’attività di vigilanza svolta dall’Ispettorato, si prevede l’obbligo per l’INPS, l’INAIL e l’Agenzia delle entrate di mettere a disposizione dell’Ispettorato, anche attraverso l’accesso a specifici archivi informatici, dati e informazioni, sia in forma analitica che aggregata”.
Il decreto non viene ad intaccare per il momento le competenze in materia di salute e sicurezza delle ASL, ma sarà necessario comprendere cosa accadrà quando la riforma costituzionale e il cambiamento di competenze tra Stato e Regioni arriveranno definitivamente a compimento.

Soffermando l’attenzione sul terzo decreto, quello relativo alle disposizioni di razionalizzazione e semplificazione, è possibile suddividere le disposizioni in esso contenute in tre gruppi fondamentali:
- semplificazioni di procedure e adempimenti;
- disposizioni in materia di rapporto di lavoro;
- disposizioni in materia di pari opportunità.

E riguardo al primo punto si hanno quattro interventi particolari:
• razionalizzazione e semplificazione dell’inserimento mirato delle persone con disabilità, con l’obiettivo di superare i problemi di funzionamento che la disciplina finora vigente ha evidenziato;
• razionalizzazione e semplificazione in materia di costituzione e gestione del rapporto di lavoro;
• razionalizzazione e semplificazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
• revisione delle sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale.

Le principali modifiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sono le seguenti:
• “la revisione della composizione del Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, al fine di semplificare e snellire le procedure di designazione dei membri;
• la riduzione dei componenti della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, l’introduzione di una nuova procedura di ricostituzione della Commissione e un aggiornamento delle funzioni ad essa istituzionalmente attribuite”;
• la messa a disposizione al datore di lavoro, da parte dell’Inail, anche in collaborazione con le aziende sanitarie locali per il tramite del Coordinamento Tecnico delle Regioni, di strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio;
• lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di primo soccorso, nonché di prevenzione degli incendi e di evacuazione, anche nelle imprese o unità produttive che superano i cinque lavoratori;
• il miglioramento del processo di acquisizione delle informazioni necessarie per il calcolo del premio assicurativo attraverso la realizzazione di un apposito servizio sul portale dell’INAIL;
• la trasmissione all’INAIL del certificato di infortunio e di malattia professionale esclusivamente per via telematica, con conseguente esonero per il datore di lavoro;
• la trasmissione all’autorità di pubblica sicurezza delle informazioni relative alle denunce di infortunio mortali o con prognosi superiore a trenta giorni a carico dell’INAIL, esonerando il datore di lavoro;
• l’abolizione dell’obbligo di tenuta del registro infortuni, anticipando la soppressione dell’obbligo, connessa, nelle intenzioni del legislatore, alla emanazione del decreto interministeriale istitutivo del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP)”.

Per quanto attiene alla revisione delle sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i principali interventi riguardano:
• “la modifica alla c.d. maxisanzione per il lavoro ‘nero’ con l’introduzione degli importi sanzionatori ‘per fasce’, anziché legati alla singola giornata di lavoro irregolare e la reintroduzione della procedura di diffida, che consente la regolarizzazione delle violazioni accertate. La regolarizzazione è subordinata al mantenimento al lavoro del personale ‘in nero’ per un determinato periodo di tempo;
• la modifica al c.d. provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, favorendo una ‘immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita, valorizzando gli istituti di tipo premiale’;
• si chiariscono le nozioni di omessa registrazione e infedele registrazione sul libro unico del lavoro e si modifica il regime delle sanzioni;
• si modificano le sanzioni in materia di consegna del prospetto paga”.

Altro argomento di particolare delicatezza, interessato dalla norma, riguarda il controllo a distanza e la pratica delle dimissioni in bianco. Le principali disposizioni in materia di rapporto di lavoro riguardano:
• “la revisione della disciplina dei controlli a distanza del lavoratore, con un intervento sull’art. 4 dello Statuto dei lavoratori per adeguare la disciplina all’evoluzione tecnologica, nel rispetto delle disposizioni in materia di privacy;
• la possibilità per i lavoratori di cedere, a titolo gratuito, ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, che svolgono mansioni di pari livello e categoria, i riposi e le ferie maturati, con esclusione dei giorni di riposo e di ferie minimi garantiti dalla legge, al fine di assistere i figli minori che, per le particolari condizioni di salute, hanno bisogno di assistenza e cure costanti da parte dei genitori;
• l’introduzione con decreto ministeriale, per i lavoratori del settore privato, di ipotesi di esenzione dal rispetto delle fasce di reperibilità in caso di malattia, così come avviene per i lavoratori del settore pubblico;
• l’introduzione di modalità semplificate per effettuare le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, esclusivamente con modalità telematiche su appositi moduli resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso il sito istituzionale.

Nessun’altra forma di effettuazione di dimissioni sarà più valida: in questo modo si assesta un colpo decisivo alla pratica delle dimissioni in bianco che ha finora colpito, in particolare, le donne lavoratrici”.

Firma: Ing. Gioacchino Vendola
e-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Contattaci per un approfondimento

Nome e Cognome(*)
Campo obbligatorio

Azienda
Campo obbligatorio

E-mail(*)
Campo obbligatorio

Scrivi qui la tua richiesta(*)
Campo obbligatorio

Captcha(*)
Campo obbligatorio