Il Senato ha definitivamente approvato il Ddl n. 1015-B di conversione del Dl 101/2013 (cd. "Razionalizzazione P.a."), che rimanda l'applicazione delle sanzioni Sistri e l'addio alle "vecchie" regole su formulari, registri e Mud al 1° agosto 2014.
La novità più importante è stata portata dalla Camera. A Montecitorio è stato rivisto il comma che regola le sanzioni, ma non è stata sospesa soltanto l'applicazione delle ammende e delle multe. Si è stabilito che nei dieci mesi successivi al primo ottobre 2013 continuino ad applicarsi «gli adempimenti e gli obblighi» del codice Ambiente in materia di rifiuti: quindi, registri di carico e scarico e relative sanzioni.
Il Sistri resta in piedi solo virtualmente: le imprese che producono rifiuti pericolosi, obbligate a partire da marzo 2014, beneficeranno della sospensione delle loro regole per sei mesi. Mentre quelle che lavorano al trasporto, obbligate dal primo ottobre, beneficeranno di tutti i dieci mesi. Sarà compito del ministero dell'Ambiente, con il decreto che deve emanare entro il prossimo 3 marzo, rimettere mano al quadro regolamentare per fare un po' di chiarezza.
Tra le novità previste dalla legge di conversione si segnala in particolare:
a) il ritorno del trasporto intermodale nell’alveo del Sistri;
b) la riscrittura delle norme su registri e formulari “post Sistri” (come modificate dal Dlgs 205/2010), con novità per tempi di compilazione e imprenditori agricoli;
c) la fase di sperimentazione per l’applicazione del Sistri al trasporto, alla gestione e al commercio dei rifiuti urbani pericolosi a partire dal 30 giugno 2014;
d) nessuna iscrizione all’Albo gestori per gli imprenditori agricoli che trasportano i propri rifiuti nell’ambito del circuito organizzato di raccolta.
La novità più importante è stata portata dalla Camera. A Montecitorio è stato rivisto il comma che regola le sanzioni, ma non è stata sospesa soltanto l'applicazione delle ammende e delle multe. Si è stabilito che nei dieci mesi successivi al primo ottobre 2013 continuino ad applicarsi «gli adempimenti e gli obblighi» del codice Ambiente in materia di rifiuti: quindi, registri di carico e scarico e relative sanzioni.
Il Sistri resta in piedi solo virtualmente: le imprese che producono rifiuti pericolosi, obbligate a partire da marzo 2014, beneficeranno della sospensione delle loro regole per sei mesi. Mentre quelle che lavorano al trasporto, obbligate dal primo ottobre, beneficeranno di tutti i dieci mesi. Sarà compito del ministero dell'Ambiente, con il decreto che deve emanare entro il prossimo 3 marzo, rimettere mano al quadro regolamentare per fare un po' di chiarezza.
Tra le novità previste dalla legge di conversione si segnala in particolare:
a) il ritorno del trasporto intermodale nell’alveo del Sistri;
b) la riscrittura delle norme su registri e formulari “post Sistri” (come modificate dal Dlgs 205/2010), con novità per tempi di compilazione e imprenditori agricoli;
c) la fase di sperimentazione per l’applicazione del Sistri al trasporto, alla gestione e al commercio dei rifiuti urbani pericolosi a partire dal 30 giugno 2014;
d) nessuna iscrizione all’Albo gestori per gli imprenditori agricoli che trasportano i propri rifiuti nell’ambito del circuito organizzato di raccolta.
Referente: Ing. Grazia Di Ciaula
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